Capalbio e dintorni

Capalbio e dintorni: 4 posti da vedere

Capalbio è un piccolo comune toscano al confine con il Lazio, immerso nella Maremma toscana.

Il borgo medievale di Capalbio si inerpica su una collina circondata dal verde, dalla quale si gode di una bellissima vista fino alle zone costiere.

Mi è piaciuto moltissimo camminare tra i suoi vicoli ed affacciarmi dalle antiche mura quattrocentesche che circondano il paese. E’ stato come tuffarsi in un’altra epoca alla scoperta di vecchie fortezze, casette di pietra e porticine di legno abbellite da coloratissimi fiori.

Oltre a passeggiare per il centro storico, a Capalbio è possibile salire sulla Torre Aldobrandesca da cui si gode di un panorama a 360° sulla vallata ed oltre, e con lo stesso biglietto (2 euro) visitare le sale del Castello.

Capalbio e dintorni
Chiesa di San Nicola e torre campanaria

Di fronte, è impossibile non notare la chiesa di San Nicola con la sua torre campanaria. Si tratta di una chiesa romanica a cui sono stati aggiunti elementi di stile gotico e che al suo interno ospita affreschi di epoca rinascimentale. Consiglio di entrarci anche solo per dare uno sguardo.

Se poi arriva l’ora del pranzo o della cena basterà farsi guidare dal proprio naso, visto che dalle trattorie escono degli odori buonissimi che invogliano a sedersi a tavola.

capalbio e dintorni

Capalbio e dintorni

Partendo da Roma si raggiunge facilmente in massimo due ore di macchina e può essere un’ottima base per scoprire i dintorni. Avere la macchina è quindi essenziale per scoprire in libertà ed autonomia non solo Capalbio, ma anche le zone circostanti.

Capalbio e dintorni

Giardino dei Tarocchi

Il Giardino dei Tarocchi si trova a Gravicchio, una località che dista 10 minuti da Capalbio.

Si tratta di un giardino ricco di sculture coloratissime, grazie ai mosaici che riflettono la luce del sole, che raffigurano i 22 arcani maggiori dei Tarocchi reinterpretati secondo la visione personale dell’artista Nicky de Saint Phalle.

Ispirata dal Parc Güell di Gaudí e dal Sacro Bosco di Bomarzo, ha creato il suo parco artistico aperto al pubblico sei mesi all’anno. Io ne sono rimasta affascinata!

Leggi anche —> Il Giardino dei tarocchi: tra sogno e realtà

Cascate del Mulino, Saturnia

Cascate di Saturnia (o Cascate del Mulino)

Vicino al borgo di Saturnia (a 42 km da Capalbio) si trovano le famose cascate di Saturnia, delle terme naturali e libere formate da piscine naturali che si riempiono con l’acqua sulfurea che scende dall’alta cascata. L’acqua sgorga da una sorgente naturale ad una temperatura di circa 37°C ed ha effetti benefici su tutto il corpo.

Questo spettacolo della natura è molto frequentato in ogni stagione: le cascate sono gratuite ed aperte tutti i giorni, 24 ore su 24. C’è quindi la possibilità di farsi anche il bagno di notte mentre si osservano le stelle in aperta campagna. Mica male, no?

Castello della Badia – www.tuttomanciano.com

Parco archeologico di Vulci

Il parco naturalistico archeologico (a 36 km da Capalbio) offre ai visitatori l’opportunità di visitare, attraverso diversi percorsi (brevi e lunghi), gli scavi archeologici della città etrusco-romana di Vulci e le bellezze naturali dell’area.

Il laghetto del Pellicone (hai presente dove hanno girato “Tre uomini e una gamba”?) ed i canyon scavati nelle rocce dal fiume Fiora, sono alcuni di questi.

Laghetto del Pellicone

Visitabili sono anche alcune tombe etrusche, il Mitreo ed il Castello della Badia (con il ponte) che al suo interno ospita il Museo Nazionale Archeologico dove sono custoditi gli oggetti provenienti dalle Necropoli dell’area.

Il parco organizza anche visite guidate e nei mesi primaverili/estivi è possibile praticare numerose attività come escursioni in mountain bike e canoa, passeggiate a cavallo e visite notturne. E non finisce qui perché a luglio ed agosto viene organizzata una rassegna di concerti all’aperto, il Vulci Music Fest, con artisti nazionali ed internazionali.

Cala del gesso – www.monteargentario.info

Il promontorio del Monte Argentario

Il Monte Argentario (a 36 km da Capalbio) è un promontorio legato alla terra ferra da due lembi di terra quello della Giannella e quello della Feniglia che hanno dato origine alla laguna di Orbetello. Proprio questa è tagliata in due dalla strada artificiale che conduce al promontorio, famoso per le splendide calette sassose che si affacciano sul mare cristallino.

E’ una zona ricca dal punto di vista naturalistico e se ne ha conferma percorrendo la strada panoramica che costeggia una parte del Monte Argentario e che va da Porto Santo Stefano a Porto Ercole.

Arrivando sul punto più alto del promontorio (Punta Telegrafo) si resta a bocca aperta davanti ad un panorama unico dove si possono scorgere l’isola del Giglio e l’isola di Giannutri.

Vista da Punta Telegrafo – www.monteargentario.info

Quanto è bella l’Italia! Tu sei mai stato in uno di questi posti?