Monte Testaccio: Cos’è e come visitarlo
Il nome Monte Testaccio, deriva dal latino Mons Testaceum.
E’ una collina artificiale nata dall’accumulo di tastae (cocci) delle anfore olearie provenienti dalla Spagna e dall’Africa, che venivano scaricate in questa zona tra II e III secolo d.C.
Per questo è anche conosciuto come Monte dei cocci.
Il monte è infatti situato nella zona portuale dell’antica Roma (Emporium), vicino agli horrea, quelli che erano i magazzini adibiti al deposito delle merci.
E’ alto 54 metri ed ha la forma di un triangolo irregolare. Probabilmente vi era una rampa e due ‘strade’ percorse da carri carichi di cocci.
Le anfore presentano il marchio di fabbrica sulle anse, mentre altre hanno note scritte a pennello o a calamo.
Monte Testaccio: successivo impego
Nei secolo successivi, vennero scavati dei ‘grottini’ lungo la base della collina per cantine e stalle, che oggi ospitano ristoranti e locali.
In epoca medioevale vi si celebrava il Carnevale con riti cruenti, mentre dal XV secolo divenne il punto di arrivo della Via Crucis del Venerdì Santo, come mostra ancora oggi la croce sulla cima.
Monte Testaccio: come visitarlo
L’ingresso è consentito solo a gruppi accompagnati.
La prenotazione telefonica è obbligatoria al numero 060608, disponibile dalle 9.00 alle 19.00
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