cucina romana alberto sordi

Cucina romana: piatti tradizionali della capitale

“Maccarone… m’hai provocato e io te distruggo!”

Che siate un americano a Roma o un italiano a Roma, se vi trovate nella capitale guardate bene il menù e non perdete l’occasione di provare la tradizione romana con il vostro palato.

Se invece siete a casa.. armatevi di parannanza e seguite le ricette!

rigatoni con pajata

Rigatoni con pajata

La pagliata (italiano) o pajata (romano) è l’intestino tenue del vitellino da latte usato per preparare i cosiddetti rigatoni con pajata, piatto di origine popolare.

Nel quartiere Testaccio infatti, dove vi era l’antico Mattatoio, i lavoratori ricevevano insieme alla paga anche gli scarti della macellazione, usati per sfamare le proprie famiglie con questa ricetta.

rigatoni alla gricia

Rigatoni alla gricia

Il nome deriverebbe da gricio, il venditore di pane della Roma dell’Ottocento. Mentre secondo un’altra ipotesi, deriverebbe da un paesino a pochi chilometri da Amatrice di nome Grisciano.
-Wikipedia

La pasta alla gricia è simile all’amatriciana, ma si differenzia da quest’ultima per l’assenza di pomodoro ed è per questo anche detta ‘amatriciana bianca’.

Si prepara con pochi ingredienti: guanciale, pecorino romano e pepe. Una ricetta semplice ma gustosa.

spaghetti alla carbonara

Spaghetti alla carbonara

E’ un classico, con origini incerte.

C’è chi attribuisce a questo piatto origini napoletane, chi lo fa risalire ai carbonari umbri ed infine altri lo collegano al periodo successivo alla liberazione di Roma nel 1944, quando nei mercati venne introdotto il bacon dalle truppe angloamericane.

Per questo motivo, per la preparazione della carbonara, la pancetta ed il guanciale sono visti come ingredienti sostitutivi, l’uno dell’altro.

Oltre agli spaghetti possono essere utilizzati altri tipi di pasta come i rigatoni.

Bucatini alla amatriciana

Bucatini alla amatriciana

L’amatriciana prende il nome da Amatrice, città in provincia di Rieti.

E’ un piatto tradizionale sia della capitale che della regione Lazio.

Esiste in diverse varianti, tanto che in alcuni ristoranti è stata creata addirittura una pizza al gusto amatriciana.

Gli ingredienti per creare questo piatto sono pochi ma gustosi: guanciale, pecorino romano e pomodoro. Seguite passo passo la ricetta.

tonnarelli cacio e pepe

Tonnarelli cacio e pepe

I tonnarelli o spaghetti alla chitarra sono una varietà di pasta all’uovo.

E’ un piatto povero di origine contadina e di facile esecuzione. Gli ingredienti sono solo due: pecorino romano e pepe e per una buona riuscita devono essere di qualità.

I pastori laziali li usavano perché avevano la caratteristica di mantenersi a lungo e di creare un pasto sostanzioso.

Video ricetta

Trippa romana con mentuccia

Arriviamo ai secondi piatti con una ricetta di ricca di proteine e povera di grassi, la trippa.

La trippa consiste nella parte meno pregiata del bovino che veniva data come ‘scarto’ alle famiglie povere.

La particolarità del piatto consiste nell’aggiunta della mentuccia romana, oltre all’immancabile pecorino.

Vi lascio il video della ricetta preparata dalla Sora Lella (Elena Fabrizi), conosciuta come ristoratrice, sopratutto nel cinema e nel teatro seguendo le orme del fratello Aldo Fabrizi.

La Sora Lella incarnava alla perfezione il ruolo dell’anziana nonna romana: saggia, premurosa e allo stesso tempo disinibita, pronta a ribattere e a punzecchiare gli interlocutori, in primo luogo il “nipote” Verdone. -Wikipedia

Carciofi alla giudia

Carciofi alla giudia

E’ un piatto nato a Roma, precisamente nel ghetto ebraico.

Questo piatto veniva consumato sopratutto nel periodo del Kippur, la festa dell’espiazione che prevedeva 24 ore di digiuno senza esercitare alcun tipo di attività ad eccezione della preghiera. Alla fine del digiuno, gli ebrei mangiavano questi carciofi.

Per la preparazione è consigliato utilizzare i carciofi cimaroli, privi di spine.

coda alla vaccinara

Coda alla vaccinara

Prende il nome dai vaccinari (macellai), coloro che abitavano nel quartiere Regola a Roma e dove oggi vi è una via dedicata, via dei vaccinari.

Consiste nella coda del bue, la parte meno pregiata, che veniva data a chi macellava il bestiame.

Nella ricetta tradizionale non possono mancare pinoli,uvetta e cacao amaro per la salsa, ricca e saporita.

Buon appetito!

cucina romana

Estratto del film Acqua e Sapone dove compare Verdone e la Sora Lella 🙂